Trissino
Trissino è un comune posto all’imbocco della valle dell’Agno, segnalato dal campanile della chiesa Arcipretale e dallo scenografico complesso di villa Trissino. E' uno dei complessi monumentali più suggestivi del Veneto. Sorge sulla collina che domina il paese, laddove si trovava il castello medievale, e comprende due costruzioni settecentesche, separate da scenografiche terrazze: la villa Superiore, maestosa, ancora oggi residenza dei conti Marzotto, e la Villa Inferiore, diroccata da un fulmine, adattata a rovina romantica. Tutt’intorno, il parco, di oltre 20 ettari, con 8 chilometri di sentieri, in alternanza di prati boscati all’inglese e di giardini formali all’italiana, popolato da decine di statue per lo più della celebre bottega dei Marinali.
Il primo incarico, che comprendeva tanto la costruzione della villa Superiore quanto la sistemazione del giardino, fu affidato attorno alla metà del Settecento all'architetto Francesco Muttoni, che se ne occupò fino alla morte, quindi al veronese Gerolamo Dal Pozzo. Degno di nota è lo spazio a prato che si stende di fronte alla villa Superiore, delimitato da una sorta di recinto nel quale si aprono archi e nicchie: una sorta di salotto all'aperto, che per l’ottima acustica è utilizzato per concerti e manifestazioni teatrali. Tra le parti più suggestive del parco, la peschiera ottagonale circondata da statue in pose fantasiose. Nella parte alta del territorio comunale, la frazione di Selva, a 551 metri di quota.
prodotti tipici
Gnocchi
Sul versante meridionale dal monte Faldo, si trova Selva, località del comune di Trissino che già che le cronache medievali descrivono suddivisa in 36 poderi e che nel Cinquecento l'umanista Gian Giorgio Trissino decantava per via di un vino bianco ivi prodotto, detto Senese, sottolineando che papa Paolo III apprezzava riceverne
regolare omaggio. Collocata sulla principale via d'accesso alla montagna, Selva si propone oggi come portabandiera delle sue produzioni tipiche, a partire dalla patata, che ha il suo momento d'oro nella Festa del Gnocco, a metà settembre, registrando fino a 25mila presenze.
La ricetta per la preparazione degli gnocchi non ha particolari segreti e dunque la loro eccezionalità si deve tutta al prodotto locale: per quattro persone serve un chilo di patate, con l'accorgimento di sceglierle non solo di varietà più farinosa ma anche del raccolto meno recente, affinate da almeno sei mesi di riposo nei sacchi. Ingredienti complementari sono 250 grammi di farina bianca e un uovo, – tenendo presente che queste quantità vanno sempre regolate a occhio, sulla reale consistenza dell'impasto, – più quanto basta di noce moscata e sale. Le patate vanno lessate con la buccia, quindi pelate e passate ancora calde; raffreddata la polpa, si procede all'impasto e quindi alla formazione dei rotolini dai quali tagliare quei tocchetti che con un passaggio di forchetta o sul dorso di una grattugia prenderanno il tipico aspetto degli gnocchi. Poi è solo questione di una rapida bollitura, finché non vengono a galla, e di condimento, segnalando che alla Festa del Gnocco la lista è lunga: burro e salvia, pomodoro, ragù di carne, ragù d'anatra, ragù di cinghiale, funghi porcini, tartufo, quattro formaggi, radicchio e salsiccia, mascarpone e peperoni, amatriciana piccante.
da vedere
→ ChiesaParrocchialeSant'Andrea
→ Chiesa Parrocchiale di Selva
→ Chiesa Parrocchiale di San Benedetto
→ ChiesaParrocchialediLovara
→ Chiesetta del Motto
→ Chiesetta di San Rocco
→ Chiesa dedicata a San Pietro Apostolo
eventi
→ Sagra di Lovara (in giugno)
→ Sagra di San Benedetto (in luglio)
→ Sagra del Motto (a fine agosto)
→ Festa del Gnocco a Selva (inizio settembre)
→ Sagra del Rosario (in occasione del periodo di svolgimento del Rosario quotidiano, fine settembre)
vitto & alloggio
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